L’attività estrattiva di materiali naturali, da utilizzarsi nelle diverse attività umane, viene di solito condotta in zone localizzate e con tecniche di estrazione (coltivazioni) che possono avvenire in sotterraneo ad elevate profondità (miniere), oppure in superficie e/o a piccola profondità tanto da richiedere lavori di scavo a “cielo aperto” (cave).

La fidejussione per la coltivazione di cave è generalmente richiesta dall’ente statale preposto al rilascio di autorizzazioni per coltivazione di cave (al momento la Regione), nei confronti di tutte quelle aziende o società che svolgono attività di estrazione minerarie, a garanzia del rispetto degli obblighi che si riferiscono alle norme di valorizzazione e riqualificazione del territorio dentro il quale queste aziende vanno ad operare.

Nel caso il Contraente (la ditta che opera l’estrazione) non rispetti le norme, l’amministrazione pubblica a lavori ultimati chiede l’importo complessivo dei danni arrecati per il non rispetto della riqualificazione del territorio e per non incorrere nel mancato pagamento, l’amministrazione pubblica chiede di stipulare una fideiussione a ulteriore garanzia delle norme in materia di riqualificazione ambientale del sito di cui vengono svolti i lavori di estrazione.

Non esiste un quadro normativo nazionale a cui si fa riferimento in merito alla polizza fideiussoria da presentare, in quanto ciascuna Regione legifera autonomamente. Generalmente le fideiussioni richieste sono per un periodo di 5 anni rinnovabili.

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Per Procedere è necessario acquisire la seguente documentazione:

• DETERMINA REGIONALE di concessione attività estrattiva
• CCIAA
• Ultimi due bilanci (ultimo depositato e provvisorio)
• identità amministratore
• Eventuale coobbligazione personale o societaria